venerdì 9 gennaio 2015

First National di Chaplin, una storia fatta di modifiche e riedizioni: Due video comparativi

Talvolta, nei miei articoli e anche nel forum on line che gestivo (attivo fino al 2013) accennai ai film First National di Chaplin e spiegai di come in circolazione ne esistessero versioni differenti delle quali la maggior parte degli appassionati ne fosse totalmente ignara. Questo innanzitutto perché l'autore girava con due macchine da presa, una per la versione americana, un'altra per quella destinata al mercato europeo (del resto in quel periodo era una pratica abbastanza diffusa, soprattutto per i film molto popolari che richiedevano alla stampa un maggior numero di copie positive). Dunque i due negativi finivano per differire l'un con l'altro per angolazione di ripresa e talvolta anche per contenuto (riprese differenti della stessa scena o più o meno elaborate). Chaplin inoltre aveva l'abitudine di girare più volte le stesse sequenze per avere ampia scelta in fase di montaggio. Quel materiale rimaneva in archivio, pronto per essere utilizzato. Dagli anni '40 in poi Chaplin decise di rieditare i film di cui deteneva ancora i diritti (i post-1918) e magari, perché no, accompagnarli con una nuova colonna sonora di sua originale composizione. Fu una decisione tesa soprattutto a salvaguardare l'integrità delle pellicole in un periodo in cui i negativi di 20-25 anni prima iniziavano a dare cenni di cedimento. A causa della decomposizione dei due negativi originali, decise di montare i film partendo dagli elementi migliori della prima generazione e di crearne di nuovi, visivamente migliori, attingendo anche dagli scarti di svariati anni prima. Questo lavoro venne affidato al suo cameraman di fiducia, Roland Totheroh, addirittura nel 1943. In parole povere, Chaplin aveva dato l'ordine a Totheroh di creare dei nuovi negativi ex novo che poi lui avrebbe potuto (a fine carriera) rieditare nelle sale cinematografiche con una colonna sonora sincronizzata. Il lavoro di Totheroh fu abbastanza veloce, tuttavia ci vollero degli anni prima che il progetto potesse essere completato da Chaplin, che nel frattempo girò altri tre film ("Monsieur Verdoux", "Limelight" e "A King in New York"). I primi tra i First Nationals a uscire nella nuova versione furono "A Dog's Life", "Shoulder Arms" e "The Pilgrim", inglobati nella compilation The Chaplin Revue del 1959. "The Kid" e "The Idle Class" uscirono nel 1972, "Sunnyside", "A Day's Pleasure" e "Pay Day" nel '74. Dunque, le versioni ufficiali di questi film ad oggi licenziate si presentano parecchio diverse da come apparivano al pubblico degli anni '20. Diverse ovviamente non nello svolgimento narrativo ma per la presenza di riprese differenti, alternative, nel montaggio e nella velocità di proiezione. Il risultato negativo di questo pastiche riguarda l'integrità storica dei First Nationals, che non ci vengono tramandati in fedeltà come uscirono la prima volta nei cinema. Quella positiva riguarda le copie originali sopravvissute (lacerate, rovinate o decomposte quanto vuoi, ma originali) che anche se quasi introvabili, rimangono tuttavia presenti in cineteche e archivi di tutto il mondo, sebbene non autorizzate dal Chaplin Trust. Io stesso qui in Italia, non più di una quindicina di anni fa, ebbi occasione di visionarne un paio all'interno di un film antologico trasmesso da una televisione privata regionale. Fu quasi incredibile, in quanto vidi dei film che ormai conoscevo a memoria in una edizione costruita usando riprese del tutto differenti dalle solite e non ci volle molto a comprendere che fossero quelle autentiche dell'epoca. Qualche anno fa acquistai due DVD contenenti versioni alternative di "Shoulder Arms" e "Pay Day" e fu altrettanto interessante. Recentemente, un appassionato collezionista ha iniziato a mettere on line le versioni alternative di cui dispone e, con l'aiuto di altri studiosi, ha realizzato dei video comparativi che ci mostrano come le versione originali (prese da una copia positiva di origine russa, tratta dal negativo europeo) differiscono dalle ricostruzioni a posteriori. I due video che riporto in basso (su "A Day's Pleasure" e "The Pilgrim") sono un tributo a questo bellissimo lavoro.





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