domenica 15 gennaio 2012

A Home Made Man (1928) di Lloyd Hamilton non è più un Lost Film


Lloyd Hamilton era uno dei più grandi comici del cinema muto. La sua camminata, come fosse un'anatra mal sviluppata, il suo atteggiamento infantile, la sua faccia da bravo bambino, il suo cappellino a scacchi, erano diventati un simbolo del buonumore, prima che il tempo e la scarsissima sopravvivenza dei suoi lavori migliori lo costrinsero ai margini. Oggi, solo gli appassionati lo conoscono. Chi non è molto addentrato nel cinema muto, probabilmente non ne ha mai sentito parlare, nemmeno per sbaglio.
Su eBay ogni tanto però si può trovare persino qualche rarità. Una copia invertibile di uno dei suoi corti del periodo tardomuto creduta perduta è stata messa in vendita in Inghilterra. A Home Made Man è uscito nel giugno del 1928, lunghezza 2 rulli. Per questo film, diretto da un certo Norman Taurog che si stava avviando alla regia proprio in quegli anni, Lloyd Hamilton si ispirò al Los Angeles Athletic Club, noto albergo con palestra e piscina connesse, che era diventato un vero e proprio ritrovo (e talvolta, alloggio) per molte star del cinema di quel periodo, tra cui alla metà degli anni '10 persino Charlie Chaplin. Ecco una succinta e superficiale trama del film, tratta dalle recensioni dell'epoca:

Kewpie Morgan è il proprietario di una grande palestra adibita a caffè e quando scopre che nessuno dei suoi allenatori sa preparare una bevanda, decide di assumere Hamilton. Lui prova a imitare i colleghi, ma riesce solo a far rovesciare un drink e a produrre una deforme farcita al pomodoro. Kewpie decide allora di spostare Hamilton in palestra, a guidare un allenamento di esercizi indiani. I suoi errori nelle istruzioni fanno cadere a terra svenuti tutti i partecipanti che si colpiscono a vicenda. Provocato da questa cantonata, Kewpie inizia una burbera lezione di boxe con Hamilton.

La copia del film che è stata messa all'asta finirà sicuramente nelle mani di qualche collezionista del campo. Il formato è quello casalingo (9.5 mm) ed è probabilmente incompleto (il che è però un deterrente solo parziale: quasi tutti i lavori di Lloyd Hamilton oggi rimangono tali e in copie di non perfetta qualità); non sarà comunque l'unico corto dell'attore a finire nelle mani di un privato, poiché sono davvero tanti i suoi film che oggi si conservano solo grazie alla cura dei collezionisti. I quali però aggiungo io, dovrebbero rendere disponibile il loro patrimonio e condividerlo di più, l'egoismo del "ce l'ho solo io e lo vedo da solo" non è di molto aiuto, ne dal punto di vista degli studiosi che vengono privati della visione di importante materiale, ne da quello del pubblico, il quale non apprezzerà mai qualcuno o qualcosa di cui non conosce nemmeno l'esistenza.