martedì 3 dicembre 2013

Charlie Chaplin: Le comiche Mutual, edizione Cineteca di Bologna (2013)

Quando nel marzo del 2011 decisi di mettere on line il mio studio, la migliore versione DVD dei dodici cortometraggi Mutual di Chaplin era indiscutibilmente legata ai dischi della Image Entertainment, nella loro edizione speciale uscita negli Stati Uniti nel 2006 per il novantesimo anniversario dei film.
Oggi, alla fine del 2013, viene immessa sul mercato una nuova edizione, basata sui restauri che la Cineteca di Bologna e Lobster Films, in collaborazione con Film Preservation Associates, ha effettuato tra il 2012 e il 2013, presentate in anteprima mondiale nelle precedenti edizioni del Festival del Cinema Ritrovato di Bologna. L'Italia può contare sulla prima realizzazione in home video di questi restauri, che saranno pubblicati in edizione Blu-Ray negli Stati Uniti l'anno prossimo.
Dopo aver visionato i due dischi che compongono la raccolta non posso negare di essere rimasto molto deluso. Soprattutto perché mi aspettavo di poter acquistare finalmente una edizione definitiva di questi cortometraggi, grazie ai quali è nata la mia passione per la comicità del cinema muto. E' stato infatti proprio con il contributo di Chaplin e di questi film in particolare che si è sviluppata la mia formazione di studioso, nei tempi ormai remoti della mia primissima infanzia. Credo che non tutto è stato fatto per riportare alla luce il maggior numero di integrazioni, possibili e necessarie per rendere questa edizione la migliore al mondo. Per orientarsi meglio in quello che sto dicendo, consiglio di consultare il mio vecchio studio, rintracciabile nell'archivio di questo stesso blog. Per evitare di ripetermi, riporterò nel nuovo raffronto i dati più salienti che ho avuto modo di osservare in questi nuovi DVD, titolo per titolo. Prima di iniziare, alcune considerazioni. Per ogni restauro sono state ricostruite le didascalie originali dell'epoca, grazie a uno studio sui cartelli originali della Mutual e dei documenti presenti alla Library of Congress. A mio parere, questa è la peculiarità più significativa e lodevole dell'intero restauro. Mai era stato fatto un lavoro così importante sulle didascalie, che ci vengono riproposte nella loro versione originaria, senza soppressioni e modifiche. In aggiunta a questo, per otto dei dodici titoli della raccolta sono disponibili due accompagnamenti musicali diversi, selezionabili a scelta. Una partitura orchestrale composta per questa occasione e l'accompagnamento improvvisato al pianoforte, un classico quando si parla di comiche. Gli extra sono invece obiettivamente deludenti. Viene riproposta la prima puntata di UNKNOWN CHAPLIN, il celebre e incantevole documentario del 1983, già uscito più volte in altre edizioni targate Cineteca di Bologna, un piccolo documentario sul certosino lavoro di restauro dell'Immagine Ritrovata e una sezione dedicata agli altri volti della Mutual, dei quali però non viene narrata alcuna biografia. Per ogni personaggio, viene inserito un estratto preso dai cortometraggi, senza l'ombra di commento. Come parziale scusante, da segnalare il libricino venduto in allegato con il DVD, che non solo colma questa lacuna, ma concede anche alcune note storiche sui film e sul loro restauro, provviste di una interessante antologia critica come nota conclusiva.
Prima di addentrarmi nell'analisi dei film, un ultimo rilievo. Il primo DVD, con ben otto titoli al suo interno, presenta un difetto tecnico, probabilmente causato dalla cattiva compressione video durante il trasferimento. In alcuni punti di "The Count" e brevemente in "The Pawnshop" l'immagine è disturbata da una fastidiosa pixellatura.
Ora spazio alle osservazioni sui film.


THE FLOORWALKER

Oltre alla fedele ricostruzione delle didascalie originali, questa edizione può contare su reintregri importanti. Notevole il finale. L'uso della scala mobile come sorgente di risate viene sfruttato molto meglio nella versione integrale finalmente ricostruita. Il tentativo di fuga da parte di Charlie risulta ora più elaborato e anche più divertente. E' uno dei restauri migliori del DVD.

THE FIREMAN

L'inizio è completo (per la prima volta!) e ci sono altri reintegri notevoli, tra cui spicca l'inserto (di solito assente) in cui il padre di Edna (Lloyd Bacon) invita il capo-pompiere Eric Campbell nella sua abitazione. Ma ancora più importante risulta la presenza della scena di cui parlavo nel saggio del 2011, nella quale Chaplin e Leo White in campo medio urlano ripetutamente “Help!”, “Fire!” seduti vicino alla macchina dei pompieri. Anche il finale risulta di un secondo più lungo. Restauro eccellente.

THE VAGABOND

Restauro buono, del resto era già ottima la copia uscita nel DVD della Image Entertainment. In questa edizione è stata aggiunta un'inquadratura di Edna, deliziata dalla musica del violinista Chaplin, che risultava assente in tutte le altre versioni.

ONE A.M.

Su questo film il lavoro da fare sarebbe stato minimo, invece si è deciso di peggiorare la situazione. Una perfetta versione del film è stata facile da trovare, poiché presente nel DVD della Image Entertainment, molto più lunga e completa di quella conosciuta. Ne parlai già nel mio studio del 2011. In questo nuovo restauro, sono naturalmente partiti da questa versione, mantenendola sostanzialmente invariata (tranne una trascurabile aggiunta) ma evidentemente decisi a realizzare qualcosa di inferiore hanno preferito eliminare il viraggio che immetteva maggiore fascino alle inquadrature. Per non farsi mancare niente, nell'accompagnamento musicale di Carl Davis preso paro paro dal DVD Image l'audio va fuori sync e verso la fine del film questo problema risulta gradualmente sempre più palese e disturbante.

THE COUNT

Anche il restauro di questo film è stato deludente. Già nella prima scena c'è un salto di pellicola fastidioso, ma è complessivamente che si lascia preferire – e di gran lunga – la versione uscita sette anni fa nel DVD della Image Entertainment. Il disco ha anche un difetto che va al di là del restauro. Forse a causa della compressione di tutti questi film in un solo disco, “The Count” soffre più volte di un difetto visivo. L'immagine appare fastidiosamente "quadrettata" in vari punti: durante il pranzo, per un breve tratto in sala da ballo e pure nella scena finale. Unica nota positiva: reintegrata l'inquadratura di Charlie seduto nel portavivande che tira il formaggio nel cesto della cucina.

THE PAWNSHOP

Davvero un peccato che anche “The Pawnshop” soffra per qualche secondo del problema già riscontrato in "The Count" (pressappoco dopo il punto in cui Eric Campbell incontra Edna alla cassa). Questa è la copia più completa che ho mai visto. E' stato reintegrato l'inizio del film, in cui Henry Bergman passeggia pensoso aspettando l'arrivo di Charlie e alcune inquadrature della lotta con John Rand. Anche la scena in cui Chaplin prende la sua colazione dentro la cassaforte è più lunga senza la presenza del solito breve taglio. Durante la manovra di distruzione della sveglia il primo piano di quest'ultima è stato anch'esso reinserito.

BEHIND THE SCREEN

Su “Behind the Screen” è stato fatto un restauro meraviglioso. Alcune inquadrature mancanti nelle precedenti edizioni sono state rimesse e la qualità della pellicola presentata è davvero notevole. Non sono più presenti tagli inopinati per abbreviare l'azione e anche l'inizio è molto più chiaro.

THE RINK

Restauro complessivamente discreto. Il punto in cui Charlie riceve al volo per via aerea gli alimenti dal cuoco del ristorante (Albert Austin) risulta maggiormente definito e restaurato rispetto a tutte le precedenti edizioni home video del film (compresa quella della Image Entertainment). Invece è purtroppo ancora assente il finale, nella sua interezza. Nell'originale, Charlie non si limita a salutare e alzare il cilindro in modo divertito, ma è lui stesso a inciampare e la sua caduta chiude il film. Nelle copie Kodascope era presente questo finale, che avrebbe dato un senso diverso al cortometraggio. Non è una sciocchezza. La caduta di Charlie insieme agli altri avrebbe reso il suo personaggio meno infallibile e onnipotente come sembra essere nel film.

EASY STREET

Restauro deludente. Eccetto una parte del combattimento della scena finale, in cui Charlie si scontra con un barbuto Henry Bergman, poco è stato aggiunto in questa nuova edizione. Risultano ancora mancanti:
-Diversi angoli di inquadratura di Eric Campbell con il lampione conficcato nella testa.
-Una breve gag di Chaplin con a terra Campbell dopo aver chiamato in commissariato.
-La scena di Edna che esce dalla missione insieme al parroco e al suo assistente, all'inizio del secondo rullo.
-Nel punto in cui Campbell torna a casa dalla moglie, lo zerbino gli era rimasto attaccato ai piedi, motivo in più per essere così manesco e nervoso.
Almeno l'80% delle scene che ho descritto sarebbero potute essere reintegrate, se il lavoro di ricerca fosse stato più approfondito.

THE CURE

Non so come giudicare il restauro di questo film, perché se da un lato parti importanti sono state reintegrate, dall'altro sono ancora alcune quelle che mancano all'appello, ovvero, tra le più significative:
-Alcuni secondi durante l'incidente con la porta girevole.
-Quasi dieci secondi gettati via nel punto in cui Albert Austin svuota l'armadietto dei liquori di Charlie. La scena era molto più lunga e infatti risulta quantomeno strano che l'armadio si svuoti così in fretta.
-Vari secondi tagliati in sauna, durante il massaggio ad opera di Henry Bergman.
-Non c'è il primo piano di Charlie che scuote la testa quando nota due amanti ubriachi. E' presente solo il solito, in cui si limita a dilatare gli occhi.

Tutte queste mancanze sarebbero potute essere rimesse nella versione restaurata se si fosse unita al lavoro di restauro anche la copia di origine inglese, in 9.5 mm posseduta da un collezionista americano, o se si fosse cercato altrove un maggior numero di copie del film.

Tra le inquadrature reintegrate, segnalo:
-La cameriera che porge il the ad Edna nella scena in cui viene importunata da Eric Campbell.
-Nella stessa scena, Charlie che attraversa il corridoio dopo essere uscito dalla sua camera.
-Durante la sequenza della sauna, intermezzo delle signore che bevono l'acqua pare più completo.
-Le stesse signore che barcollano ubriache e in seguito si dirigono in direzione dell'albergo in campo lungo.
-Dopo che Charlie salva Edna dagli ubriaconi, è presente la ripresa in cui escono dall'albergo per recarsi sulla panchina.
-Dopo la dissolvenza di apertura del finale del film, sono finalmente stati inglobati i primi piani delle signore reduci dalla sbornia e dell'agonizzante Eric Campbell.

THE IMMIGRANT

Altro restauro incompleto. Ad essere lacunoso è il primo rullo, le scene in nave erano più elaborate di come appaiono oggi. Parte di questo materiale sembra irrecuperabile, ma non tutto. Sarebbe potuto essere reinserito il seguente:
-Ad inizio film quando un po' tutti sembrano soffrire di mal di mare, c'è una scena di Charlie, Loyal Underwood e la sua grassa moglie (interpretata da Henry Bergman) presente anche nel “Chaplin SuperClown” della BBC.
-Durante la partita a poker, Frank J. Coleman si allontana dal tavolo da gioco per rubare i soldi ad Edna e sua madre. Non è stata reinserita la scena di Loyal Underwood che si allaccia le scarpe piegato in avanti e viene scalciato da Coleman in modo irriguardoso. Dopo il furto Coleman ripassa da quelle parti ma il pover'uomo si allontana spaventato alla ricerca di aria (verosimilmente verso un tubo di sfiatatoio).

THE ADVENTURER

Sicuramente il peggior restauro della raccolta. Sembrerebbe quasi un lazzo, una burla, un pesce d'aprile. Ma è la realtà. Mancano davvero vari secondi nel momento in cui Charlie ed Edna si ritrovano a casa di lei e lui cerca di nascondere il liquore. Salto di pellicola dolorosissimo. Meno dolorosa ma altrettanto grave la lacuna di alcuni fotogrammi nella scena in cui Charlie apre l'armadio in cucina e nota il poliziotto. In questa copia non appare proprio l'apertura dell'armadio, il che rende anche inspiegabile la successiva fuga di Charlie. Anche l'inseguimento finale è mutilo. C'è un salto di pellicola evidente che priva lo spettatore di vari attimi di film.
Per questo film, ancora più degli altri, consiglio di tenersi ancora stretta l'edizione della Image Entertainment, in assoluto e di gran lunga la migliore in commercio.


© Lorenzo Tremarelli 2013

domenica 1 dicembre 2013

La grande storia di Lloyd Hamilton (14) L'addio al cinema muto

L'ultimo periodo della carriera di Lloyd Hamilton protese sempre di più a rovinarne il ricordo. L'attore negli anni che seguirono provò a cimentarsi anche con il sonoro, aumentando il suo rimpianto per quello che non fu. L'uomo era ormai alla deriva. Se ne sarebbe andato all'inizio del 1935, quarantatreenne.
In questa che è la parte finale del mio studio, tratto degli ultimi film muti di Hamilton, i quali rimangono i suoi più brutti. Girati in modo meccanico, senza convinzione, Hamilton appare sempre di più il fantasma di se stesso e di conseguenza i suoi lavori sono sempre più poveri e deludenti. Poveri nella sceneggiatura, nello spirito e nelle idee.

Il mio voto al futuro è indirizzato ai suoi film del periodo d'oro (1920-23). Che essi possano essere scoperti, riapprezzati dal pubblico, permettendo a questo sfortunato protagonista della storia del cinema di tornare ad occupare il posto che merita tra i grandi della silent comedy.


PAPA'S BOY (Dicembre 1927, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Robert Graves, Glen Cavender, Betty Boyd, Al Thompson.

Il film apparirà all'interno di una raccolta di commedie mute, Accidentally Preserved volume 2, la cui uscita è prevista per il mese di gennaio 2014.
Trama: Hamilton è un entomologo con gli occhiali impegnato a catturare una farfalla molto rara. Nota sul polpaccio di una donna un tatuaggio che somiglia all'insetto e si decide a seguirla convinto che si tratti della farfalla. Fa cadere a terra la donna mentre cerca di catturarla e viene picchiato con un ombrello, che gli rimane attorcigliato sul collo quasi a strozzarlo. Il padre di Hamilton, manager di una impresa di legname, rimane disturbato da questo interesse del figlio. Determinato a temprare il giovanotto, lo fa assumere dal caposquadra della sua ditta per tagliare legna nel bosco insieme a lui. La scombinata coppia incontra un milionario in vacanza con sua figlia. Ogni qualvolta appare davanti la sua colorita preda, Hamilton segue concentrato la farfalla con il suo fedele retino, disturbando in questo modo i suoi compagni di avventura. Brucia presto una delle tende. Per spegnere l'incendio, si reca nei pressi del fiume, immerge la testa sott'acqua e ne incamera molta in bocca per poi gettarla sul fuoco (gag alquanto surreale).Nel frattempo, scambia un coccodrillo addormentato per un tronco d'albero, si adagia su di lui e inizia a leggere un libro. Intento nella lettura, non si accorge di nulla e viene portato dentro il vicino torrente dal pericoloso animale.

ALWAYS A GENTLEMAN (Febbraio 1928, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Stanley Blystone, Edna Gregory, Al Thompson, Jack Miller.

Copie del film sono rintracciabili al Filmovy Archiv di Praga e alla Library of Congress di Washington (rinvenuta recentemente, nel 2013).
Trama: Hamilton è un inetto giocatore di golf impegnato in una partita a quattro. Ha subito dei problemi con un ombrello che lo fa volare via. Una delle palline colpite da Hamilton finisce sulla testa del Dr. Frank, primario della casa di cura locale. Quando la partita finisce, un autista viene a prendere gli amici di Hamilton che decide di unirsi a loro, inconsapevole che la loro residenza è proprio il manicomio. Arrivato a destinazione, Hamilton è sconcertato dal bizzarro comportamento dei presenti. Una ragazza lo prega di aiutarla a fuggire, ma appena si volta lo colpisce con forza sul sedere. Il Dr. Frank decide di mettere la camicia di forza anche a lui. Poco dopo, un topolino filtra dentro il vestito di Hamilton e lo costringe a muoversi freneticamente fino a ridurre a pezzi il suo completo. Uno dei pazienti del manicomio ha costruito uno strano dirigibile che Hamilton decide di azionare per scappare, terminando il film in una corsa accidentata.

BETWEEN JOBS (Marzo 1928, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Marjorie Moore, Al Thompson, Stanley Blystone, Jack Miller. Lost Film.

Hamilton osserva un'attraente ragazza perdere la borsetta. Lui vuole restituirla ma viene scambiato per qualcuno che vuole importunarla e la ragazza chiama la polizia per farlo arrestare. Dopo aver scoperto il suo vero intento cambia idea e lo fa assumere da suo padre nei lavori della nuova casa che stanno costruendo. Sebbene non avesse molta voglia di lavorare, Hamilton accetta comunque l'offerta. In una scena del film, Hamilton ingessa se stesso con l'intonaco. Per provare a uscire dalla brutta situazione inizia a trapanare il muro. Dall'altra parte del muro c'è un operaio che sta lavorando. Il trapano lo prende in pieno e lo fa girare su se stesso. Passano vent'anni. Hamilton riesce finalmente a completare la costruzione e l'edificio ha una parvenza solida. Padre e figlia entrano per ispezionarlo ma appena Hamilton prova ad appendere l'ultimo chiodo, la casa collassa.

BLAZING AWAY (Aprile 1928, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Kewpie Morgan, Lucille Hutton, Al Thompson.

Il film sopravvive ed è stato proiettato l'11 novembre del 2007, all'interno della rassegna Silent Clowns (New York).
Trama: Hamilton e Kewpie Morgan sono dei tassisti rivali che operano nella stessa zona. Oltre a questa rivalità, ne hanno anche altre due. Entrambi sono innamorati di Lucille Hutton e a capo di sue nemiche squadre di football. Di mattina vari taxi arrivano alla stazione dei treni. La competizione impazza, ma Hamilton riesce (nonostante il carattere mansueto) a guadagnarsi dei clienti e a controbattere le opposizioni di rudi camionisti. Alla chiusura della settimana lavorativa, i due rivali organizzano un duro match di football, senza sostituzioni! I corpi dei due cadono a terra causando un buco enorme e profondo. Deve essere usata una trivella per risollevarli in superficie. Ripreso possesso della palla, Hamilton viene ancora una volta attaccato duramente dalla squadra avversaria. Stavolta decide di salire sul suo taxi e farlo partire a tutto gas. I suoi avversari decidono di placcare la vettura che alla fine si rompe in mille pezzi.

A HOMEMADE MAN (Giugno 1928, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Lucille Hutton, Kewpie Morgan.

Una copia a 9.5mm di A Homemade Man è stata venduta su eBay nel gennaio del 2012. Ad oggi, risulta l'unica copia circolante del film.
Trama: Kewpie Morgan è proprietario di una grande palestra adibita a caffè (qui Lloyd Hamilton riferì di essersi ispirato al Los Angeles Athletic Club). Quando realizza che nessuno dei suoi allenatori è in grado di preparare una bevanda, decide di assumere Hamilton. Lui ce la mette tutta, ma riesce solo a far rovesciare un drink e a produrre una deforme farcita al pomodoro. Kewpie decide di spostare Hamilton in palestra a guidare un allenamento. I suoi errori nelle istruzioni fanno cadere a terra svenuti tutti i partecipanti che si colpiscono a vicenda. Provocato da questa cantonata, Kewpie gli da una burbera lezione di boxe.

LISTEN CHILDREN (Luglio 1928, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Jack Miller, Al Thompson, Jackie Levine. Lost Film.

Nota: Ultimo film muto di Lloyd Hamilton girato alla Educational.
Trama: Hamilton non riesce a mettere in moto la sua auto che ha ricevuto vari scoppi al motore. Deve quindi recarsi a lavoro a piedi. Quando arriva nell'accademia militare per ragazzi dove è impiegato, trova l'issa-bandiera aggrovigliato tra le corde come un albero. Dopo essersi messo la sua divisa da istruttore, sveglia i suoi ragazzi ancora addormentati e inizia con loro i vari esercizi mattutini.

© Lorenzo Tremarelli

sabato 30 novembre 2013

La grande storia di Lloyd Hamilton (13) Due lost films diretti da Arbuckle e altre commedie

Nella penultima parte del saggio tratto sette cortometraggi, usciti nel giro di un anno, dal dicembre del 1926 al novembre del 1927. Tra questi, i primi due sono perduti. Grande peccato, in quanto vennero scritti e diretti da Roscoe Arbuckle, sotto il suo alias di William Goodrich. Io sono uno studioso di Roscoe Arbuckle e lo considero il quarto genio della silent comedy, dopo Charlie Chaplin, Buster Keaton e Harold Lloyd. Data la qualità di The Movies, l'altro film di Hamilton per il quale Arbuckle ha curato la regia, risulta davvero una sfortuna che proprio One Sunday Morning e Peaceful Oscar non siano più disponibili. Anche perché, come ho decritto più in fondo, film come Somebody's Fault, Breezing Along e At Ease, sebbene sopravvissuti, non aggiungono molto - anzi, finiscono per detrarre qualcosa - all'opera complessiva di Lloyd Hamilton. Più intrigante risulta invece His Better Half, nel quale Hamilton deve farsi passare per una ragazza per gran parte del film. Quasi tutti i comici del muto si sono dovuti misurare prima o poi in buffe interpretazioni femminili (Stan Laurel ed Harry Langdon eccellevano in questi travestimenti), per Lloyd Hamilton si trattava quasi di una novità, quantomeno nell'analisi della sua opera matura.


ONE SUNDAY MORNING (Dicembre 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da William Goodrich (Roscoe Arbuckle). Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Estelle Bradley, Stanley Blystone. Lost Film.

Domenica mattina. Hamilton fa salire sua moglie, i suoi due bambini e il cane di famiglia dentro la sua Ford ma la macchina non vuole partire. Per provare a metterla a posto Hamilton striscia sotto la vettura. Un vicino per lavare la sua auto getta acqua anche in quella di Hamilton, l'acqua scende fino in fondo e fa riemergere completamente fradicio il poveretto. Durante i suoi fallaci tentativi Hamilton finisce quasi per rompersi una gamba ma l'auto non ne vuole sapere di partire. Nel frattempo un ragazzo diventa spettatore della scena e distrae lo stesso Hamilton con la musica del suo ukulele. Alla fine, moglie e bambini decidono di abbandonarlo e andare da soli a seguire la messa domenicale.

PEACEFUL OSCAR (Gennaio 1927, 2 rulli). Scritto e diretto da William Goodrich (Roscoe Arbuckle). Interpreti: Lloyd Hamilton, Blanche Payson, Billy Hampton, Toy Callagher, Henry Murdock, Chink Collins. Lost Film.

Oscar (Lloyd Hamilton) è succube della sua gigante moglie (Blanche Payson). Mette presto gli occhi sulla graziosa cameriera (Toy Gallagher), contesa anche dal cuoco e dal macellaio che si azzuffano per lei. La ragazza manda Oscar in cucina per sedare la rissa. La vista del rude combattimento spaventa il vigliacco Oscar e gli fa cambiare idea sul fatto di intervenire. Blanche invece, che non sopporta il rumore, entra in cucina e getta i due contendenti fuori di casa. L'azione della moglie rende il vile Oscar maggiormente coraggioso, tanto da andare in giardino e intimare i due di allontanarsi definitivamente dalla sua proprietà , ma finisce per essere inseguito e doversi rifugiare in casa, spaventatissimo. Blanche poi caccia via anche la cameriera, poiché la trova intenta a confortare il marito. Quando nel pomeriggio la moglie organizza un ricevimento, Oscar deve alternare le sembianze di cuoco e cameriera per poter rendere onore agli ospiti. Borbotta impotente e dopo cena viene costretto ad ascoltare la performance di un suo ospite, che intona una noiosissima operetta. Più tardi accompagna suo figlio alla spiaggia, dove ritrova il cuoco licenziato da poche ore che subito lo coinvolge in una rissa.

SOMEBODY'S FAULT (Marzo 1927, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Bob Kortman, Estelle Bradley, Al Thompson.

Una copia del film è disponibile alla Film Preservation Associates.
Somebody's Fault abbonda di sadiche cartoon gags. Hamilton è un elettricista totalmente incompetente e subisce continue ingiurie fisiche a causa della sua inettitudine. Le lampadine gli cadono dolorosamente sopra la testa e si brucia le mani con la crepiera. Più tardi, quando risponde a una chiamata, viene disturbato da un picchio che si poggia sulla sua spalla. Hamilton prova a ucciderlo con un colpo di accetta ma sta quasi per tagliarsi in due la testa, perché il picchio vola via. Poco dopo rimane fulminato dalla corrente mentre prova ad eseguire il suo lavoro. In questo film Lloyd Hamilton anticipa le avventure di Paperino, ma questo va a suo sfavore. Somebody's Fault non è un disegno animato.

BREEZING ALONG (Maggio 1927, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Al Thompson, Eva Thatcher, Estelle Bradley, Vincent Cullen.

Una copia restaurata del film è rintracciabile nel DVD set American Slapstick, vol. 2.
Breezing Along è uno dei cortometraggi più poveri di Lloyd Hamilton, purtroppo anche uno dei più accessibili (non è difficile da trovare, persino in rete, su YouTube).
Hamilton ha ormai assunto il ruolo di mero clown e le gag dei suoi film paiono sempre più elementari. Nel primo rullo del film Hamilton fa disastri come chaffeur (dopo che viene assunto molto superficialmente da una signora in una agenzia di collocamento). Nel secondo rullo le combine grosse da maggiordomo. Forse una delle gag più indovinate dell'intero cortometraggio arriva più o meno a metà storia. Hamilton riceve bastone e cappello dagli eleganti invitati. Il primo arrivato gli depone il suo cappello restringibile e il suo bastone pieghevole. Lo sciocco maggiordomo è convinto che tutti i cappelli e i bastoni da passeggio sono fatti in quel modo. Con questo convincimento rovina il cappello del successivo invitato e spezza in due il suo bastone.
Un'altra gag divertente appare verso la fine del film, con dei sigari esplosivi. Il figlio dispettoso del padrone di casa consiglia ad Hamilton di consegnare dei sigari in tavola per farsi perdonare da suo padre, ma gli consegna dei sigari truccati. Con un movimento circolare la macchina da presa riprende ad uno ad uno gli eleganti invitati mentre degustano piacevolmente il loro sigaro. Uno di loro esclama di ricordare i vecchi tempi della rivoluzione russa. Dopo pochi secondi tutti i sigari esplodono contemporaneamente, incenerendo i poveri, scioccati fumatori.

HIS BETTER HALF (Agosto 1927, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Estelle Bradley, Glen Cavender, Al Thompson, Blanche Payson, Henry Murdock.

Copie di queste film sono disponibili al Museum of Modern Art di New York e al Filmovy Archiv di Praga.
Trama: Glen Cavender non ricorda nulla di quanto accaduto la sera prima in un party, ma un telegramma dei suoi parenti gli suggerisce che il giorno prima li aveva chiamati per informarli del suo matrimonio. I suoi genitori sono ansiosi di incontrare la nuova sposa e hanno pronto un regalo di 50.000 dollari per la coppia. Hamilton è il coinquilino di Glen e cerca in tutti i modi - ma invano - di procurargli alla svelta una moglie. Allora è lo stesso Hamilton a vestirsi da donna per impersonare la consorte di Glen. Conosciuti i parenti di Glen, Hamilton riceve le galanti attenzioni del suo fratello geloso e del suo giocoso papà. La situazione diventa più complicata nel momento in cui Hamilton inizia a provare attrazione per la sorella di Glen.

AT EASE (Settembre 1927, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Stanley Blystone, Glen Cavender, Estelle Bradley.

Una copia di At Ease è presente alla Library of Congress di Washington.
Trama: Hamilton viene ammesso a un campo di addestramento militare per civili. Il suo istruttore è un osso duro e nascono i primi problemi. Mentre Hamilton sta marciando lungo un sentiero, gli vengono strappati i vestiti, rimpiazzati con una uniforme inadatta. Poi gli viene dato un fucile e raggiunge il malmesso plotone del campo. Dopo aver raggiunto la sua unità, Hamilton ha difficoltà a portare avanti gli esercizi scritti sul manuale. Successivamente, Hamilton raggiunge un generale dentro a un aeroplano. Come conseguenza della sua goffaggine, l'aereo decolla in modo imprevisto. Siccome nessun passeggero sa come manovrarlo, il generale salta giù con il suo paracadute. Anche Hamilton salta giù, ma senza paracadute, però è fortunato quanto basta da riuscire ad atterrare sopra il paracadute del suo comandante.

NEW WRINKLES (Novembre 1927, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Henry Murdock, Al Thompson, Toy Callagher, Phil Dunham, Elfie Fay, Glen Cavender, Blanche Payson, Jack Lloyd.

Una copia di New Wrinkles è presente alla Library of Congress di Washington.
Trama: Un'improvvisa raffica di vento trasporta il cappello di Hamilton nel bel mezzo del traffico. A dispetto del suo tentativo di recupero, il cappello rimane distrutto. Hamilton compra un nuovo copricapo in cappelleria. Anche questo nuovo cappello e un altro si rovinano presto per lo stesso motivo. Per avere il piacere di osservare la quarta distruzione, Hamilton ne compra un altro e lo getta lui stesso nel vento, ma il cappello gli viene riconsegnato come un boomerang. Il trucco lo impressiona così tanto che tenta di rifarlo davanti un poliziotto. Tira il suo cappello e questo gli ritorna in mano. Quando prova a usare il cappello del poliziotto, il trucco non riesce e il berretto finisce in un incendio. Hamilton si rende conto che ha fatto arrabbiare l'agente e decide di consegnargli il suo cappello, prima di fuggire via. Più tardi riesce ad essere assunto in un centro estetico ma crea subito vari problemi ed è costretto a scappare ancora.

© Lorenzo Tremarelli

mercoledì 27 novembre 2013

La grande storia di Lloyd Hamilton (12) "Move Along" e altre avventure

Complessivamente, la qualità dei cortometraggi di Lloyd Hamilton si era notevolmente abbassata nel giro di pochi anni, tranne poche e piacevoli eccezioni. Ciò nonostante, come già successo l'anno prima in The Movies, Hamilton ebbe ancora una volta l'opportunità di fare la storia della silent comedy. Con il supporto di Norman Taurog, creò il soggetto di Move Along, uno dei più bei cortometraggi comici della storia del cinema muto. Accreditato per regia e scrittura del film è appunto Norman Taurog, anche se quest'opera si allontana (e di molto) dallo stile e dal tenore delle altre da lui dirette. Taurog aveva lavorato con Larry Semon, comico di valore ma incapace di dare una vera caratterizzazione psicologica al suo personaggio e un senso di fondo alle storie raccontate. Circoscritto nella creazione di gag "meccaniche", da strip comico, quindi fumettistiche, Norman Taurog contribuì ad abbassare la qualità dei film di Lloyd Hamilton, massificando i suoi film in target meno importanti. In Move Along, probabilmente, Lloyd Hamilton riuscì a deporre un attimo la bottiglia e tornare padrone di se stesso e dei suoi film.
In inglese, "Move Along" significa "spostarsi", "muoversi intorno", "circolare". Su un titolo così indovinato, Lloyd Hamilton creò e uno dei più stupendi e purtroppo dimenticati capolavori della commedia breve.
In questa, che è la terzultima parte del mio saggio, polarizzo quindi la maggior parte della mia attenzione su Move Along, l'ultimo grande film di Hamilton. Degli altri quattro film esaminati, solo uno (Jolly Tars) risulta interamente sopravvissuto. Di Nothing Matters resta solo il primo rullo, mentre Teacher, Teacher e Goose Flesh sono del tutto perduti.


MOVE ALONG (Uscito il 25 luglio 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Helen Foster (la ragazza), Glen Cavender (il poliziotto).

Il film è uscito all'interno della raccolta DVD The Lost Magic of Lloyd Hamilton, edita dalla Looser Than Loose.
Nota: Prima ancora di iniziare a descrivere la trama porto subito all'attenzione il ruolo del poliziotto, che guarda storto il protagonista e lo colpisce con la mazza sul posteriore intimandogli di "muoversi" ogni volta che lo incontra.

Trama: Ad inizio film, Hamilton cade in una pozzanghera mentre sta scroccando un passaggio, si rialza e ha il "problema" di doversi allacciare meglio una delle scarpe. Prova a farlo su una cassa di legno, ma la cassa si rompe subito. Allora si sposta sopra un bidone della spazzatura, ma viene disturbato dalla continua venuta di passanti. In un momento in cui la strada è libera, il bidone viene rimosso. Allora incontra un gentiluomo inginocchiato davanti a una fanciulla, prova a poggiargli il piede sulla schiena ma sortisce solo l'effetto di lasciargli l'impronta bianca sulla giacca, perché viene subito allontanato. Subito dopo un'innaffiatore lo inzuppa mentre prova a usarlo come appoggio per allacciarsi la scarpa. Esasperato, chiama un tram senza salire, si allaccia la scarpa sul predellino e poi lo fa proseguire. Più tardi, affamato e senza un soldo, Hamilton spia dalle vetrine di un ristorante lo sfamarsi dei clienti. Non nota nemmeno un vassoio di cibo fumante che viene deposto per sbaglio sulla sua testa. Deriso dai passanti, quando se ne accorge è troppo tardi, perché il cameriere torna a prenderlo. Nel frattempo è già apparso varie volte il poliziotto, che lo colpisce e gli intima in continuazione di "muoversi". Hamilton vorrebbe mangiare un panino che lo speaker di una manifestazione getta a terra, ma viene calpestato prima che riesca a prenderlo. Decide allora di cercare lavoro, ma nell'ufficio di collocamento c'è posto solo per dieci persone. Hamilton cede il suo posto in fila a una ragazza, per cavalleria, ma si ritrova solo e senza un soldo peggio di prima. Insolvente, viene allontanato dalla pensione dove alloggia, scaraventato giù per le scale insieme al suo letto, dove stava provando a riposare. E riappare sempre lo sbirro che gli dice di muoversi. Ormai vagabondo, in una notturna scena surreale si costruisce un salottino in mezzo alla strada, usando il letto, il lampione come lampada per illuminare l'ambiente e le pochissime cose che gli sono rimaste. Sopraggiunge la ragazza dell'ufficio di collocamento, sola e infreddolita. Inizia a nevicare. I due spazzano la strada e è costruiscono una sorta di iglù sul marciapiede. La ragazza è affamata e Hamilton imbastisce una cena surreale a base di rose, l'unica cosa apparentemente commestibile che possiede (un bouquet di fiori era stato donato ad Hamilton da una signora impietosita, qualche scena prima). Hamilton degusta il fiore petalo per petalo, in modo credibile e dignitoso, con un livello di convinzione e comicità quasi pari al Chaplin che divora la sua scarpa in The Gold Rush e con un grado di poesia forse ancora maggiore. Dopo essersi stirato i pantaloni al passaggio di un rullo compressore, Hamilton sta per coricarsi. La ragazza gli chiede come mai è stato così buono con lei. Di risposta, Hamilton l'abbraccia e inizia a baciarla. Ma era tutto un sogno: si sveglia mentre sta baciando il poliziotto, che in modo brusco gli intima ancora una volta di "muoversi". Fine del film.

Già dalla prima scena della scarpa che non può allacciarsi, viene presentato il tema unico del film, incentrato su un personaggio perennemente in lotta contro un fato difficile da gestire.
Move Along è uno dei più bei muti di sempre. Se dovessi scegliere dei film da portare in un'isola deserta, dovrei necessariamente includere questo piccolo capolavoro. Per chi ama la silent comedy, è un assoluto must-to-see. C'è il tema ricorrente del poliziotto, inumano e meccanico, che ripete pervicacemente gesto e ingiunzione - sottolineata sempre dalla medesima didascalia - ogniqualvolta incontra il povero Hamilton. E' una trovata geniale, parzialmente ripresa da un suo cortometraggio di qualche anno prima (The Vagrant) e qui ottimizzata al meglio. La situazione peregrina del protagonista, costretto continuamente a "darsi una mossa", perennemente nel posto sbagliato al momento sbagliato, solo, dignitoso e paradossalmente comico. Potrei descrivere questo film anche come una gag continuativa. In poco più di un quarto d'ora, che è la sua durata, si susseguono trovate comiche a ripetizione, una media di una ogni dieci secondi. Ma senza che ciò appaia forzato. E' un film equilibrato, sicuramente malinconico, ma senza interferenze con la comicità. C'è il sogno a rendere le cose più piacevoli. Ogni cosa sembra possibile per il povero protagonista di Move Along. Costruire un salottino in mezzo alla strada, mangiare una rosa, amare la ragazza smunta e sofferente incontrata nella realtà. Ma è possibile nel mondo della fantasia, perché poi deve svegliarsi e "muoversi" ancora, come gli ordina il poliziotto. Move Along è una pietra miliare della silent comedy.

JOLLY TARS (Agosto 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Grace Dalton, Dick Sutherland, Henry Murdock, Phil Dunham.

Una copia di Jolly Tars è stata trovata in Germania, alla Deutsche Kinemathek, sotto il titolo tedesco Amerikaniske Marine-Groteske, nel 2009.
Hamilton sta per partire per l'Europa, ma il padre della sua ragazza (Grace Dalton) non permette lei di seguirlo in viaggio. Decidono di incontrarsi al molo per salutarsi ma lui sbaglia destinazione e viene reclutato dalla marina. Marinaio pasticcione, ha difficoltà a sistemare un'amaca e viene guardato con sospetto dagli altri militari, dall'ammiraglio e persino dal cuoco di bordo. Durante un'esercitazione di tiro, Hamilton finisce per trovarsi accanto al bersaglio, impegnato nell'evitare le incombenti pallottole e i pericoli degli squali. Alla fine del film, Hamilton decide di montare sopra a un missile di passaggio e allontanarsi dalla sua difficile situazione.

Il finale di Jolly Tars somiglia a quello di Crushed e pare decisamente meccanico (se non sbrigativo).
Tuttavia, questa commedia ebbe un buon successo di pubblico. Le gag sono brillanti e ben confezionate e il film è complessivamente molto piacevole.

NOTHING MATTERS (Settembre 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Stanley Blystone, Eddie Boland, Anita Garvin.

Il primo rullo di questo film è uscito nella collezione DVD The Lost Magic of Lloyd Hamilton, edita dalla Looser Than Loose.
Hamilton è un detective, orgoglio del suo piccolo paese natio. Nei primi minuti di film trova difficoltà a radersi a causa di una incostante illuminazione elettrica. Nel buio, Hamilton finisce per radere i capelli del suo amico coinquilino, la cui testa è ridotta allo stato di sfera spelacchiata. Lo stesso giorno, due truffatori (Stanley Blystone e Eddie Boland) propongono in paese una indistruttibile cassaforte. Fiduciosi nell'intuito del loro concittadino detective, gli abitanti lo consultano prima di prendere la decisione di tastare l'indistruttibilità della cassaforte (gli imbroglioni hanno promesso loro di ripagarli dieci volte la somma inserita, nel caso si riesca a scardinarla). Hamilton da la sua approvazione e i cittadini intravedono una buona occasione e mettono nello scrigno tutti i loro risparmi. Hamilton riesce a farlo saltare in aria, con l'aiuto della dinamite, ma nel frattempo i truffatori sono scappati con il denaro. Deciso a perseguire i criminali, Hamilton giunge nel quartiere cinese di una grande città. Una disonesta fanciulla (Anita Garvin) finge di essere in una situazione di difficoltà, gettando un vaso contenente un biglietto con una chiara invocazione di aiuto all'ignaro Hamilton, che bussa al portone del palazzo dove crede che a ragazza sia rinchiusa e prova a liberarla. In questo punto del film finisce il primo rullo, l'unico apparentemente in circolazione, uscito anche in DVD.
Nel proseguo della storia, Hamilton cerca di combattere i cinesi, mascherandosi come statua di Buddha. Ma l'inalazione di oppio lo getta in uno stadio di trance e sogna di essere una eterea regina.

Nothing Matters sembra possedere una trama ben congegnata, sebbene la premessa di un Hamilton apprezzato detective del luogo sembrerebbe da principio un po' improbabile. Il presupposto è fuori dal suo abituale personaggio, che infatti commette subito incaute leggerezze nel giudicare la situazione. Ma in definitiva, la presenza di Anita Garvin, una tra le più dotate e affascinanti attrici comiche del periodo, unitamente alla visione di un Hamilton in disarmante preda degli effetti dell'oppio (come già nel finale di The Vagrant), paiono già delle motivazioni valide per sperare che il secondo rullo del film venga prima o poi rintracciato.

TEACHER, TEACHER (Ottobre 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Bobby Burns, Aileen Lopez, Henry Murdock, Johnny Sinclair. Lost Film.

Hamilton fa l'insegnante in una scuola notturna. Di norma dovrebbe riposare di giorno, ma un fastidioso uccello si arrampica fuori dalla sua finestra e gli impedisce di dormire. Quella notte, durante l'esercizio del suo lavoro, Hamilton viene disturbato da alcuni studenti dispettosi durante la lezione. Arrivano scompigli anche durante la visita del preside e del consigliere d'istituto. Come se non bastasse, l'intera classe viene poi invasa dai cani.

GOOSE FLESH (Novembre 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lloyd Hamilton, Fred Spencer, Al Thomson, Estelle Bradley, Richard Carter. Lost Film.

Un misterioso criminale di nome Scarface (non era ancora uscito il celeberrimo film di Howard Hawks!), minaccia di rubare una collana appartenente alla figlia di un milionario. Determinato a proteggere il prezioso gioiello, il detective Hamilton - ancora una volta in questo singolare ruolo - giunge nella loro tenuta. Se la deve vedere con svariati effetti da "casa stregata": strane uscite attraverso i muri, rumori e un bizzarro tipo travestito da gorilla.

© Lorenzo Tremarelli

domenica 24 novembre 2013

La grande storia di Lloyd Hamilton (11) L'incontro con Roscoe Arbuckle e Norman Taurog

Questa parte del saggio si concentra su cinque cortometraggi, realizzati tra il 1925 e il 1926.
Tra di essi un capolavoro (The Movies), un ottimo lavoro (Nobody's Business), due lost films (Framed e Here Comes Charlie) e un risultato piuttosto mediocre (Careful Please).
Su The Movies concentro la maggior parte della mia attenzione, poiché lo considero uno degli Hamilton più belli di sempre. Roscoe Arbuckle, intervenuto probabilmente per sostituire il suo amico Fred Fishback, scomparso da poco per cancro, ebbe il genio di realizzare da dietro la macchina da presa un gioiello di commedia, interpretata da Lloyd Hamilton ma, idealmente, tagliata quasi su misura per lui - e Hamilton seppe interpretare benissimo il ruolo, sebbene in parte diverso dal suo personaggio abituale.
Tre dei quattro film successivi vennero invece diretti da Norman Taurog, rimasto alla storia come regista di molti film della coppia Dean Martin-Jerry Lewis (il secondo lo diresse anche in alcuni dei suoi migliori lavori da solista) e di Elvis Presley. Norman Taurog fu una figura importante ad Hollywood, tanto che il suo nome accompagna una delle stelle del Walk of Fame.

Tutti e tre i film sopravvissuti (dei cinque descritti) sono fortunatamente usciti in DVD:


THE MOVIES (Ottobre 1925, 2 rulli). Diretto da Roscoe Arbuckle (sotto lo pseudonimo di William Goodrich). Interpreti: Lloyd Hamilton, Marcella Daly, Arthur Thalasso, Frank Jonnasson, Glen Cavender.

Una meravigliosa copia restaurata del film appare nel quarto disco DVD di The Forgotten Films of Roscoe "Fatty" Arbuckle, collezione edita da Laughsmith Entertainment.
Un sempliciotto (Lloyd Hamilton) lascia la famiglia per tentare la fortuna nella grande città. Dimostra difficoltà a sapersi districare nel traffico cittadino, tanto che è costretto a fingere di essere cieco per riuscire ad attraversare la strada con l'aiuto di un vigile. Si fa subito nemico un corpulento passante, che riesce a mettere knockout cogliendolo di sorpresa. L'uomo è verde di rabbia e vorrebbe vendicarsi, ma il sempliciotto riesce a farsi scudo con un poliziotto e con un abile trucco riesce a farlo arrestare. Più tardi, passa vicino agli studi cinematografici della Educational e attratto da un gruppo di belle ragazze decide di entrare. E' il momento della pausa pranzo. Dopo aver importunato alcuni attori si siede per mangiare anche lui. Il vero Lloyd Hamilton entra in scena con il suo regista, ma si è rotto una gamba e non può girare. Notata la somiglianza, Hamilton propone al sempliciotto di prendere il suo posto. Lui in principio è restio, ma lo charme dell'attrice con la quale deve girare una scena d'amore gli fa cambiare idea. Si diverte un mondo durante la riprese, ma smette di ridere quando l'uomo che aveva fatto arrestare poche ore prima si rivela uno degli attori della troupe, che lo insegue inferocito convinto a dargli una sonora lezione. Ma il sempliciotto riesce a fuggire e torna in seno alla sua famiglia.

Come d'incanto, con The Movies torna il grande Lloyd Hamilton. La storia è molto semplice, succinta ed essenziale. Hamilton si riappropria del personaggio dell'ingenuo cocco di mamma, aggiornandolo e conferendogli maggiore risolutezza. Si prende anche la soddisfazione di interpretare se stesso in un suo film (!) e di giocare su un contrattempo realmente accadutogli. Molti anni prima, quando lavorava ancora alla Kalem nella serie con Bud Duncan, Hamilton si ruppe una gamba e per un po' dovette allontanarsi dal set. Detto questo, è inevitabile concentrarsi sul regista di questo film. Roscoe Arbuckle era costretto a lavorare sotto lo pseudonimo di William Goodrich, era depresso, sconfortato per le tante ingiustizie subite, ma aveva ancora una grande fantasia. Era un eccezionale autore di commedie e The Movies riesce ad elevarsi sopra la media degli altri cortometraggi del periodo soprattutto per merito suo. Il personaggio interpretato da Lloyd Hamilton in The Movies ha molto dell'Arbuckle, pur rimanendo sempre nei suoi canoni (diversi, ma compatibili con quelli di "Fatty"). C'è la mano di un genio, in The Movies. Hamilton saluta i suoi genitori, che gli raccomandano di stare attento ai pericoli della città. Si allontana salutandoli. Fa tre passi, e già si ritrova nella grande città. Roscoe Arbuckle, il regista, con una scena di pochi secondi riesce a vincerla sullo spazio, sul tempo e sul buon senso. Ogni valore e concezione razionale è stravolto. The Movies, in realtà, è un sogno non rivelato. A farlo è Roscoe Arbuckle, a interpretarlo Lloyd Hamilton. Non importa se nessuno ci viene a dire che il sempliciotto sta sognando. Sta a noi capirlo.

FRAMED (Dicembre 1925, 2 rulli). Diretto da Stephen Roberts. Interpreti: Lloyd Hamilton, James Kelly, Virginia Vance, Ruth Hiatt, Otto Fries. Lost Film.

Framed è un lost film. La consistenza del plot non sembra comunque ai livelli di The Movies.
Trama: Hamilton va da un fotografo, ma deve battere la concorrenza di altri clienti. Non sembra facile riuscire a scattarsi una fotografia, data l'estrema ressa. Il secondo rullo è caratterizzato da tutt'altra scenografia. Hamilton si trova a casa della sua fidanzata, dove si sta dando un party. C'è un mago, esperto in trucchi, che sceglie Hamilton per un numero di levitazione, con esiti disastrosi. Ma l'illusionista è meno onesto di quello che sembra e Hamilton fatica per sgominare una banda di ladri ad esso collegata.

CAREFUL PLEASE (Febbraio 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Intepreti Principali: Lloyd Hamilton, Marcella Daly, Dick Sutherland, Louise Calver, Eddie Boland.

Careful Please è rintracciabile nella collezione DVD The Lost Magic of Lloyd Hamilton, edita dalla Looser Than Loose.
Nel primo rullo, l'esattore Hamilton è alle prese con una famiglia morosa alla quale deve sequestrare i mobili. Dopo aver tastato l'aggressività dei bambini e la grinta della loro mamma (Louise Calver), sta per essere malmenato all'arrivo del padre di famiglia (Dick Sutherland) per aver gettato fuori dalla finestra tutti i mobili, quando accorrono in suo aiuto alcuni bulli di quartiere con dei conti in sospeso con l'uomo. Il film è disgiunto e poco coerente, tanto che poco dopo Hamilton viene invitato nel lussuoso appartamento di una bella signora (Marcella Daly). Ci sono alcune gag divertenti con un gruppo di gattini  - Hamilton amava lavorare con questi animali e sono forse le scene più riuscite - ma il film cambia traiettoria per la terza volta a causa dell'arrivo del "guardiano" (!) della signora, che geloso costringe Hamilton ad andarsene. Senza nessuna connessione logica Hamilton viene coinvolto da due passanti a salire in macchina, ancora senza alcuna logica essi decidono di abbassare le tendine dell'auto e in modo rocambolesco si ritrovano sospesi a mezz'aria attaccati a una corda, nell'ultimo piano di un grattacielo. Anche se la sequenza finale, da classica thrill comedy, è obiettivamente filmata molto bene e chiude degnamente il film, Careful Please non può essere giudicato altro che un insieme di scene comiche unite senza molto criterio. Lloyd Hamilton era abbastanza bravo da riuscire a tenere dritta la cornice del film senza rendersi ridicolo e continuando a strappare qualche sorriso, ma film del genere contribuirono al suo allontanamento dall'élite dei grandissimi.

NOBODY'S BUSINESS (Aprile 1926, 2 rulli). Scritto e diretto da Norman Taurog. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Dick Sutherland, Stanley Blystone, Eddie Boland.

Nobody's Business è uscito nella collezione DVD The Lost Magic of Lloyd Hamilton, edita dalla Looser Than Loose.
Il secondo rullo di Nobody's Business è memorabile. Hamilton ha un chiosco-bar completo di macchinetta per il caffè, latte, ciambelle e altri prodotti di ristorazione. I suoi clienti sono i più bizzarri possibili. Dick Sutherland tasta per primo i bomboloni, che si ritirano a ogni tentativo di addentatura. Innervosito, chiede latte e corn-flakes. Hamilton si accorge di aver esaurito i corn-flakes, ma non vuole deludere il brusco e corpulento avventore. Decide quindi di mettere nel trituratore la sua paglietta (è questo il cappello usato nel film, non il leggendario berretto a scacchi, forse anche per poter realizzare questa gag), i cui trucioli vengono deposti nella scodella e riempiti di latte. In modo surreale, quest'improvvisata pietanza ottiene l'approvazione del palato di Sutherland! Nel frattempo, un altro cliente si serve di due interi contenitori di zucchero per dolcificare il suo caffè e un ubriacone (Eddie Boland) inserisce nella macchinetta la sua bottiglia di liquore. I clienti non fanno che chiedere questo nuovo genere di caffè alcolico e, completamente brilli, iniziano a cantare a squarcia gola. Subito dopo, in una scena affascinante e irreale, il vento causa lo spostamento del vagoncino che finisce trasportato per tutto il porto finanche in mare, dove cade dolcemente sopra un sottomarino e da la possibilità ad Hamilton di guadagnare nutrendo i militari affamati.
Il primo rullo del film non è altrettanto divertente, ma prepara lo spettatore alla conoscenza dei personaggi, soprattutto nella lunga sequenza in tram. In particolare Dick Sutherland, sfacciato passeggero munito di spilla, allo scopo di pungere le gambe dei passeggeri seduti e costringerli a stringersi tra di loro e far posto anche per lui.

HERE COMES CHARLIE (Giugno 1926, 2 rulli). Scritto e Diretto da Norman Taurog. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Stanley Blystone, Virginia Vance, Glen Cavender. Lost Film.

Lo status di lost film di Here Comes Charlie non permette un'analisi accurata. Ma la trama sembra interessante: Hamilton vuole sposare una ragazza (Virginia Vance) ma la sua modesta posizione non gli permette di avvicinarsi a una famiglia così influente. Quando viene a sapere che un grande magazzino sta per aprire, si propone come commesso e viene assunto. Incoraggiato dal suo nuovo lavoro, fa la proposta alla ragazza che accetta di sposarlo. Ma non è dello stesso parere suo padre, che si mette di traverso. Quando Hamilton torna al negozio viene calpestato da una marea di clienti e riesce a stento a mettersi in salvo. Deve aiutare altri commessi, assistere i clienti, tenere bambini e occuparsi anche dello smarrimento di uno di loro. Infine, durante una vendita è sommerso da agguerrite clienti che non gli danno tregua.

Anche in questo film Hamilton usa la paglietta, dettaglio che lo avvicina ancora di più al personaggio di Harold Lloyd. Anche la storia ricorda vagamente alcune scene - molto famose - del comico con gli occhiali.
Forse Norman Taurog (autore anche del soggetto di questi lavori) stava provando a modificare leggermente la figura di Hamilton, o forse stava semplicemente dirottando su inesplorati diversivi.

© Lorenzo Tremarelli                                                                                

mercoledì 20 novembre 2013

La grande storia di Lloyd Hamilton (10) Indietro tutta! di nuovo two-reels

Dopo l'insuccesso di A Self-Made Failure, Lloyd Hamilton riprese come se nulla fosse la produzione dei suoi cortometraggi, inaugurando il suo secondo periodo alla Educational. Per fortuna, molti di questi film si sono salvati dalla distruzione e parte di essi possono essere reperiti anche in DVD. In questa e nelle prossime puntate terrò conto di questi lavori, numerosi e di disuguale riuscita. Dei sette film di oggi, solo Hello, Hollywood è completamente perduto. Gli altri sei sopravvivono, anche se non sempre integralmente (di Hooked e Half a Hero restano solo copie incomplete).
Alcuni di questi corti vennero diretti da Fred Fishback, alias Fred Hibbard, uno sfortunato e talentuoso regista costretto a usare un nome alternativo dopo il suo ban dallo schermo. Fishback era infatti amico molto intimo di Roscoe Arbuckle, presente quell'infausto giorno di settembre del 1921, in quel disgraziato albergo di San Francisco. Presente sul posto, venne subito coinvolto nello scandalo giudiziario e dall'opinione pubblica. Destino deciderà per lui una morte persino più prematura del suo sventurato amico Arbuckle, anch'esso costretto a lavorare sotto pseudonimo. Fred Fishback (o Hibbard, nell'ultima parte della sua carriera) morirà a soli trent'anni, proprio nel bel mezzo della sua collaborazione con Lloyd Hamilton. La qualità della serie si manteneva piuttosto alta sul piano delle gag, dell'inventiva, anche se iniziava a mostrare segni di cedimento sul piano della consistenza strutturale e della coerenza narrativa. Esempio lampante di quello che sto dicendo risulta una commedia come Crushed. Organizzata su una base priva di concetto, sarebbe dovuta nascere essenzialmente come sketch sulle difficoltà di un povero passeggero nella metropolitana di una grande città. Scene in metro appaiono infatti sia nel primo che nel secondo rullo, presentando entrambe le volte i marcati problemi del protagonista a viaggiare in vetture così inaccoglienti e traboccanti di passeggeri irrequieti. In mezzo al vero motivo centrale viene costruita una storia poco convincente per dare un senso al film (le innumerevoli gag e risate delle sequenze in metro non bastavano da sole), sortendo però l'effetto opposto: disunirlo. I film degli anni precedenti erano al contrario molto più coesi dal punto di vista della sceneggiatura e le trame apparivano più credibili e fedeli all'idea di base. Le scene in cui Lloyd Hamilton insegue la sua oca dalla metropolitana fin in mezzo alla strada, e poi di nuovo in metropolitana, sempre con estrema difficoltà ma con tenace pervicacia, risultano variopinte, ben interpretate, valorizzate nelle riprese e nel montaggio. Di risate ce ne sono, perché la sequenza è spassosa e imprevedibile, considerato che proprio nel momento in cui Hamilton rinuncia all'animale questo gli viene "consegnato" su un piatto d'argento. Questi cambi di prospettiva, queste insperate coincidenze, basate soprattutto sull'effetto sorpresa e sul contributo dell'imprevisto, sono tipiche della silent comedy di qualunque tipo e Lloyd Hamilton ne era maestro. Malauguratamente, nelle scene successive il plot perde di smalto e coinvolgimento. Crushed sarebbe potuto essere un capolavoro di comicità se sceneggiatori, gagmen e lo stesso Hamilton si fossero concentrati solo su un tema principale, fondamentale per ogni film, comico o serio che sia. Purtroppo, Lloyd Hamilton aveva perso l'entusiasmo di qualche anno prima, aveva subito il colpo della disfatta di A Self-Made Failure, era in una difficile causa di divorzio e soprattutto stava iniziando a percorrere la strada del non ritorno: quella dell'alcool. Non era quindi più "presente" a se stesso come sarebbe dovuto essere se avesse voluto mantenere gli standard del passato.

Di questi sette film che ho descritto, ben tre potrebbero essere pubblicati in DVD (o almeno presentati nei festival del cinema muto) se qualcuno davvero avesse intenzione di farlo. Invece rimangono quasi invisibili agli spettatori. Mi sto riferendo ad Half A Hero (mutilo, ma pur sempre un grande esercizio di commedia) e a King Cotton e Waiting, due poco decantati e insoliti lavori di Hamilton assolutamente da scoprire:


JONAH JONES (Settembre 1924, 2 rulli). Diretto da Fred Hibbard. Interpreti: Lloyd Hamilton (Jonah Jones), Babe London (la sua fidanzata), Dorothy Seastrom (l'altra ragazza), Dick Sutherland (il promesso sposo).

Pubblicato per la prima volta nel DVD The Lost Magic of Lloyd Hamilton della Looser Than Loose e successivamente, maggiormente restaurato, nella collezione DVD American Slapstick, volume 2.
Trama: Hamilton e la sua ragazza (Babe London) sono diretti in campagna. Dopo alcuni guai a causa della strada dissestata, giungono in una fattoria. Mentre sta tentando con scarso successo di mungere una mucca, Hamilton nota una bionda automobilista ferma per strada, con la gomma della macchina appena forata. Colpito dalla bellezza di questa ragazza (Dorothy Seastrom), Hamilton si offre di soffiare lui stesso nel tubo della gomma. Dall'incontro nasce una simpatia e Hamilton approfitta della scusa di una borsetta smarrita e ritrovata in terra per andarla a trovare all'indirizzo che trova sul biglietto da visita. Purtroppo la ragazza sta per sposarsi e il padre non vuole nemmeno che Hamilton sia presente al ritrovo nuziale. Ma lui non si da per vinto e nonostante i tentativi che la sua ragazza adopera per bloccarlo, è ancora deciso a fuggire con la sposa. Usando l'asta di una scala spezzata in due come trampolino, entra dalla finestra e la convince a fuggire con lui. Inseguimento finale, con Hamilton e Babe London che finiscono in mare.

CRUSHED (Novembre 1924, 2 rulli). Diretto da Fred Hibbard. Interpreti: Lloyd Hamilton (ragazzo di campagna), Dorothy Seastrom (figlia del giudice e prima candidata al matrimonio-eredità), Blanche Payson (seconda e vincente candidata), Fenwick Oliver, William Dyer.

Il film è uscito nel DVD The Lost Magic of Lloyd Hamilton della Looser Than Loose. Lloyd vive in un paese infestato dalle zanzare. Si costruisce una retina protettiva artigianale che lo ripari dal fastidioso insetto e viene guardato con invidia da tutti gli altri passanti. Ma basta solo il contatto con il sigaro di un vecchietto per bruciare la rete e far filtrare una valanga di zanzare inferocite. La sua invenzione dura poco ma gli arriva una lettera: uno zio defunto gli ha lasciato una cospicua eredità, a patto che si sposi in breve tempo. Il giudice candida subito sua figlia, la graziosa Dorothy Seastrom. Hamilton parte subito per la città . Dopo delle disavventure in metropolitana, arriva nel luogo prestabilito per la cerimonia. Anche qui ci si mette una zanzara (o una mosca dispettosa?) che si posa sul suo naso e gli fa fare cenno negativo con la testa alla fatidica domanda. La sposa si allontana umiliata e decide di sposare un altro spasimante. Intanto il tempo stringe e a prendere il suo posto viene chiamata la prima volontaria che si trova nel posto. Si offre l'enorme e poco attraente Blanche Payson che Hamilton finisce controvoglia per sposare. I suoi cinque e grassi bambini sono la "dote" matrimoniale della donna. Oltretutto l'eredità tanto attesa non si rivela poi così irresistibile. Blanche subito consegna subito ad Hamilton la lista della spesa. Il poveretto è costretto a portare in metro viveri di vario tipo e un'oca viva difficilmente gestibile. Qui avvengono diversi inconvenienti tra Hamilton e gli altri passeggeri. La sua coscia di prosciutto infastidisce un ebreo intollerante e schizzinoso, un bambino che non arriva al sostenitore si aggrappa alla cravatta di un malcapitato (su consiglio di Hamilton) e l'oca si va ad infilare nella gonna di una signora. Hamilton è costretto a pedinarla e ideare uno stratagemma per recuperare l'animale: una gomma da gettare prontamente a terra sulla traiettoria della signora che serva a incollare e immobilizzare le zampe dell'oca per separarle dalla gonna. Quando Hamilton torna a casa viene subito rimbrottato dalla moglie. Nel frattempo, Dorothy e suo marito (un vecchio amico di Hamilton che lui stesso qualche scena prima aveva invitato a cena) si presentano da loro e causano un po' di imbarazzo nel poveretto. Poi una violenta tempesta impedisce ai due di accomiatarsi e costringe la coppia a cedere la loro camera da letto (fingendo che si tratta della camera degli ospiti). Ma le disgrazie non sono finite qui. Il temporale fa penetrare dell'acqua all'interno della casa a causa dell'estrema fragilità del tetto. Quando Hamilton sale su per sistemarlo questo si stacca e vola via, portandolo in volo per la città (questa scena porta subito alla mente un famoso cortometraggio di George Méliès). Qui il film risulta forse incompleto, perché dalle recensioni dell'epoca pare che Hamilton sarebbe stato portato dal vento sino al suo paese natio. Nella copia della Looser Than Loose il corto si chiude sullo spavento di Hamilton nel momento in cui realizza di essere sospeso nel vuoto a mezz'aria. Per questo film, gli scenografi di Hamilton costruirono set facsimile della stazione metropolitana di Manhattan (New York) e di una piattaforma pesante costruita per reggere il peso della tante comparse che passavano da una vettura all'altra. Vi sono alcune somiglianze tra la seconda sequenza in metro di questo film e la sequenza in tram di Harold Lloyd nel lungometraggio Hot Water. In Crushed, Lloyd Hamilton ha a che fare che un'oca viva e vari prodotti di drogheria. In Hot Water, Harold Lloyd ha a che fare con un tacchino e altri prodotti alimentari. Ma entrambi causano scompiglio tra i passeggeri e riescono a stento a tornare a casa. Il film di Harold Lloyd uscì nei cinema solo quattro settimane prima. Forse c'è una spiegazione a tutto questo. John Grey, uno degli sceneggiatori di Hot Water, aveva lavorato anche ad A Self-Made Failure di Lloyd Hamilton, quindi pare verosimile abbia proposto l'idea ad entrambi i comici, anche se a sfruttarla per primo fu Harold Lloyd. Bisogna sottolineare tuttavia che la versione di Lloyd Hamilton contiene quegli elementi assolutamente originali che ho già descritto nell'introduzione.


HOOKED (Febbraio 1925, 2 rulli). Diretto da Fred Hibbard. Interpreti: Lloyd Hamilton, Dorothy Seastrom (la ragazza), Kewpie Morgan (il capitano), Dick Sutherland (tipo rozzo).

Un frammento di soli 5 minuti è uscito nel DVD The Lost Magic of Lloyd Hamilton della Looser Than Loose, donato dalla George Eastman House. A quanto pare è tutto quello che resta del film.
Il frammento è relativo all'inizio del cortometraggio. Hamilton esce di casa pronto per andare a pescare e chiude uno degli occhi della sua anziana e strabica madre per aiutarla nell'uso dell'uncinetto. Un gatto nero gli sta per passare davanti ma lui riesce a bloccarlo in tempo e a fargli cambiare direzione. Non riesce a fare lo stesso con un secondo gatto nero che oltre a passargli davanti gli fa perdere un po' di tempo. Poi Hamilton passa a salutare la sua ragazza, che gli augura buona pesca. Poco dopo un altro spasimante della ragazza (il grasso capitano di una nave) passa dai genitori di lei per invitare sia loro che la fanciulla a un viaggio in mare. La pesca di Hamilton intanto si rivela un disastro. I pesci sono tanti, ma anche molto irrequieti e quando vengono presi riescono a uscire dal cestino aperto nel fondo (una gag simile era stata usata in The Baloonatic di Buster Keaton qualche anno prima). Il frammento sopravvissuto si interrompe con la fine della sequenza della pesca. Nel proseguo, nonostante lo veda tornare a mani vuote, la ragazza accoglie calorosamente Hamilton e lo fa sedere sotto un albero accanto a lei. I due vengono presto disturbati da uno scoiattolo che per prendere una noce entra dentro la camicia di lui. Poco dopo Hamilton si propone di portare i bagagli della ragazza fino alla banchina, dove lei, la sua famiglia e il capitano stanno per partire. Mentre sta per salire anche lui nel transatlantico, il capitano lo congeda comunicandogli che non è il benvenuto. Hamilton finisce per accomodarsi su un lunch wagon che parte insieme alla nave, poiché ancorato all'imbarcazione. Quando la nave si allontana trascina con sé tutti i clienti che stavano mangiando e Hamilton stesso. Cadono tutti in mare e Hamilton si aggrappa a un oblò da dove riesce ad avere vista della cabina della ragazza. Quest'ultima è contenta di vederlo e lo aiuta a salire a bordo. Ignota la fine del film.

HALF A HERO (Marzo 1925, 2 rulli). Diretto da Fred Hibbard. Interpreti: Lloyd Hamilton, William Horne, Dorothy Seastrom (o Dorothy Sebastian), Babe London.

Una copia (incompleta) del film è rintracciabile al New Zealand Film Archive.
Cortometraggio interessante, ma purtroppo mutilo di alcune parti e molto raro da vedere. All'inizio del film lo spettatore ha l'illusione che Hamilton si trovi a bordo di una confortevole limousine, ma la macchina da presa arretra e ci accorgiamo di come stia scroccando un viaggio su un carro merci. Mentre sta cercando di sfuggire a un frenatore, Hamilton finisce per imbattersi in un gruppo di persone sotto scorta armata. Viene trascinato insieme a loro in un cellulare. Alla stazione tutti gli uomini vengono messi in fila e consegnate loro delle uniformi. Hamilton è sorpreso che non si tratta di divise carcerarie ma di uniformi da nuove reclute. Lui viene assegnato a dirigere il traffico.

HELLO, HOLLYWOOD (Marzo 1925, 2 rulli). Diretto da Norman Taurog. Interpreti: Lige Conley, Lee Moran, Cliff Bowes, Virginia Vance, Lloyd Hamilton (guest star). Lost Film.

Lloyd Hamilton non è il protagonista di questo film, tuttavia il suo ruolo è molto accattivante.
Trama: Lige Conley lascia la sua famiglia per andare a Hollywood, convinto di guadagnare molti soldi. Si fa assumere come comparsa in un grande studio e finisce per picchiarsi e scontrarsi con il comico del posto, proprio lui: Lloyd Hamilton. Come attrezzista riesce solo a mandare all'aria un set che doveva ricostruire un campo di battaglia.
In Hello, Hollywood, Lloyd Hamilton e Lige Conley inscenano la loro versione della famosa "gag dello specchio". Questa gag era già stata interpretata da molti comici, tra cui Harold Lloyd, Max Linder, Charley Chase e i Fratelli Marx. Nella versione Conley/Hamilton, il primo tenta di non essere trovato imitando i movimenti del comico dello studio, Lloyd Hamilton, che nota le rispettive differenze somatiche ma non si capacita di come sia possibile che il personaggio davanti a lui riproponga con esattezza i suoi stessi movimenti.

KING COTTON (Maggio 1925, 2 rulli). Diretto da Hugh Fay. Interpreti: Lloyd Hamilton, Dorothy Seastrom, William Dwyer, Glen Cavender.

Una copia del film è rintracciabile al Filmovy Archive di Praga.
Hamilton, coltivatore di cotone, viene infastidito da una moffetta mentre sta lavorando sui campi. Deciso a mandare via dai suoi vestiti l'odore dell'animale, decide di spogliarsi per farsi un bagno nei pressi del vicino canale di irrigazione. Mentre è nel bel mezzo della sua pulizia, arriva la fidanzata Dorothy, che lo costringe a farsi trasportare dalla corrente del canale per evitare di farsi vedere nudo. Appena uscito dall'acqua cerca disperatamente qualcosa per coprirsi, quando passa vicino a una corda per stendere il bucato, dal quale preleva un abito da casalinga e un grembiule. Poi, si scurisce il viso per sembrare una domestica di colore ed è scambiato proprio per una di esse. E' dunque costretto a improvvisarsi cuoco e preparare la cena.

WAITING (Luglio 1925, 2 rulli). Diretto da Stephen Roberts. Sceneggiatura: Fred Hibbard. Interpreti: Lloyd Hamilton, Ruth Hiatt (la ragazza), Glen Cavender (il rivale), Otto Fries, Bill Blaisdell.

Copie del film presenti al Museum of Modern Art di New York e al Filmovy Archive di Praga.
Trama: Hamilton è al colmo dell'angoscia quando Ruth Hiatt accetta di andare al ristorante con il rivale Glen Cavender. Per tenere d'occhio la coppia si fa assumere come cameriere e cerca di mantenere un'aria dignitosa. Tuttavia commette errori su errori. Con il suo primo cliente si lascia sfuggire la teglia dei dolci e fa volare per aria una fila di piatti. Poi fa finire una zuppa sul naso di un cliente e una torta in pieno grembo ad altri sfortunati avventori. Quando cerca di servire un toast al formaggio fuso, si scotta tantissimo e grida di dolore. Mentre sta scappando dal proprietario del ristorante e dagli altri camerieri inferociti, trova Ruth e Glen in una saletta privata. Ma riesce a salvare la ragazza dalle poco benvenute avances dell'uomo.

Il soggetto di questo film venne fuori dalla penna di Fred Hibbard (quel Fishback bannato insieme al suo amico Roscoe Arbuckle di cui ho parlato nell'introduzione) e rimane di fatto suo ultimo lavoro ( morirà poco dopo per un cancro ai polmoni). Le riprese di Waiting non iniziarono nel migliore dei modi. Dick Sutherland, il vero "cattivo" che sarebbe servito come antagonista per una trama come questa, non era disponibile poiché si era allontanato per un'esperienza come attore drammatico. Dorothy Seastrom era malata e Ruth Hiatt fece il favore di apparire nel film al suo amico ed ex collega Lloyd Hamilton. Dulcis in fundo, come già detto, quello che doveva essere il regista del cortometraggio (già autore del soggetto) muore il 6 gennaio 1925, prima ancora del primo ciak, e viene sostituito da Stephen Roberts.

© Lorenzo Tremarelli

domenica 17 novembre 2013

La grande storia di Lloyd Hamilton (9) A Self-Made Failure e le delusioni del 1924

Nel 1924 Lloyd Hamilton era arrivato al momento massimo della sua popolarità. L'attore si era dimostrato bravissimo nel gestire storie brevi, commedie di due rulli in cui aveva la possibilità di immettere quante più gag possibili. Mancava solo un ultimo passo: il lungometraggio. Il primo tentativo arrivò con His Darker Self e fu un disastro. Il film venne subito accorciato dai distributori ed è quella la copia che possiamo visionare oggi (peraltro a sua volta lacunosa di alcune parti importanti). Il secondo tentativo fu ancora più sfortunato, se possibile. Lloyd Hamilton dovette partecipare a un film nel quale non ebbe minimamente voce in capitolo in nessuna fase della sua creazione.
Il soggetto venne scelto dal produttore, J. K. McDonald, che incaricò gli sceneggiatori di creare una storia ricca di pathos. McDonald voleva sostanzialmente girare un film "impegnativo", che facesse commuovere lo spettatore, più che divertirlo. Per questo decise di affidare le riprese a un regista non avvezzo alle commedie, tal William Beaudine, esperto in film drammatici. Anche la lunghezza dell'opera (8 rulli, circa 1 ora e 20) era piuttosto eccessiva per gli standard dell'epoca. La maggior parte dei lungometraggi comici si mantenevano più o meno intorno all'ora di durata.
A Self-Made Failure (mai titolo fu tristemente più appropriato) si rivelò quasi subito un colossale fiasco, soprattutto per i tenori a cui Lloyd Hamilton aveva abituato il suo pubblico. Del film oggi si conserva l'ampia sceneggiatura, un trailer di qualche minuto e tantissime foto di scena, che aiutano ad operare una ricostruzione della trama, che ho descritto più avanti. La storia ha già in seme tutti gli ingredienti per fallire dal principio. Il personaggio principale, interpretato da Lloyd Hamilton, non dispone neanche parzialmente della simpatia di un Harold Lloyd, della profondità di un Chaplin, dell'enigmaticità di un Buster Keaton ne del fascino di un Harry Langdon. In questo film Hamilton incarna sobriamente, senza evoluzioni di sorta, il personaggio dell'idiota. Mentalmente ritardato, lascia scorrere gli eventi senza poter far nulla per agire in modo intelligente. I "cervelli" pensanti che muovono i fili della narrazione sono tutti quelli degli altri, tranne il suo. Non sa distinguere il buono dal cattivo, risulta drammaticamente analfabeta (prova a scrivere ovunque per imparare i rudimenti della grammatica, ma si rende ancora più ridicolo davanti alle persone a cui tiene), viene respinto dalla donna di cui è invaghito e accetta il destino con cupa rassegnazione, non riesce ad aiutare gli altri, ancora meno la sua persona. E' solo la fatalità che gli permette di risolvere la situazione che sta dietro alla storia raccontata, senza averne d'altra parte merito alcuno. Lloyd Hamilton non ebbe la forza di reagire e opporsi al progetto di questo film, simboleggiante l'inizio del suo declino di star comedian. Si rese conto in seguito che, a parte un paio di scene - una in cui deve lottare contro l'imbarazzo di avere un buco nel vestito per la notte e un'altra in cui combatte nella sua cella con una farfalla dispettosa -  il suo personaggio era assolutamente ai margini della storia, sebbene protagonista apparente della stessa. Le gag che tanto lo avevano reso famoso nei suoi film più brevi non erano più così importanti e il personaggio costruito intorno alla sua figura era assolutamente deficitario sotto ogni punto di vista. Demolito nell'anima, Lloyd Hamilton decise di tornare per sempre ai film a due rulli, dichiarando esplicitamente fosse l'unica durata consentita per ogni tipo di commedia. Dentro era stravolto e affranto. Il fallimento professionale era stato fino a quel momento sconosciuto per lui e doveva all'improvviso metabolizzare il dolore delle critiche.
In questa parte del saggio ho descritto i due lungometraggi in questione (His Darker Self e A Self-Made Failure), seguiti dalla descrizione dei tre cortometraggi (perduti) che Lloyd Hamilton girò durante la realizzazione di questi più importanti progetti, introducendo in essi apparentemente meno vigore e inventiva dei precedenti, eccetto forse che per Good Morning, opera molto particolare.
Dalla prossima puntata del saggio torneranno protagoniste altre belle commedie in due rulli, alcune delle quali fortunatamente affrancate dell'epidemia dei lost films. Tuttavia da questo momento, nella vita privata e in parte anche nell'approccio al lavoro, Lloyd Hamilton non sarebbe più stato lo stesso.


HIS DARKER SELF (Marzo 1924, originariamente 5 rulli, poi ridotti a 2). Diretto da John Noble. Interpreti: Lloyd Hamilton (Claude Sappington), Tom Wilson (Bill Jackson), Tom O' Malley (Uncle Eph), Irma Harrison (Darktown Cleopatra), Edna May Sperl (la ragazza di Jackson), Sally Long (la ragazza di Claude, figlia del governatore), Warren Cook (governatore), Kate Bruce (madre di Claude).

Di questo lungometraggio è rimasta solo la versione in 2 rulli, pubblicata anche in DVD con Looser Than Loose. Ecco la trama dell'edizione accorciata:
Hamilton è un ragazzo che ha la pretesa di sgominare dei contrabbandieri da solo. Nel primo rullo, vi sono incidenti in un parco tra lui, una ragazza carina e il padre di lei (che risulta essere il governatore di quella regione). La gag più divertente risulta quella di una farfalla che si posa sulla sua guancia e gli fa credere che sia la mano della ragazza. Tra gli incidenti che fanno andare su tutte le furie il governatore, spicca quello in cui Hamilton lo colpisce in pieno con un bastone - per recuperare il berretto che uno scoiattolo sta portando via - e quella in cui un cane lo morde selvaggiamente e lo stesso scoiattolo di insinua nei suoi pantaloni. Ovviamente quando qualche ora dopo Hamilton va a casa del governatore per chiedere la mano di sua figlia riceve un netto rifiuto. Nel secondo rullo, Hamilton si scurisce in volto per entrare in un saloon dove si trova il contrabbando di alcolici, frequentato solo da uomini di colore. Il boss del luogo è interpretato dall'attore Tom Wilson, qui anche lui con la pelle nera. Vi sono gag di vario tipo, sui balli neri e sul modo di miscelare un cocktail, ma l'azione pare confusa. Riappare la ragazza del primo rullo, e Tom Wilson è geloso di lei (quando questa flirta con Hamilton). Poi Wilson intende fare il gioco dei coltelli con il povero Hamilton che se la da a gambe terrorizzato, finisce in mare e torna bianco. I neri si spaventano e scappano poiché credono sia un prodigio. Ultima inquadratura: Hamilton, la ragazza e tre piccoli bambini camminano in strada, evidentemente ora sono sposati con prole perché lui ha risolto il caso.
L'azione è a dir poco priva di senso, se mai questo film ha avuto ragion d'essere nei cinque rulli originali, la riduzione a due lo ha stravolto senza capo ne coda.

Descrivo la trama come si presentava originariamente nel lungometraggio vero e proprio:
Uncle Eph, un domestico di lungo corso della famiglia Sappington, è intenzionato a guadagnare soldi extra. Nel tempo libero, consegna degli imballaggi al Black Cat, un caffé "per persone selezionate". A sua detta le casse dovrebbero contenere banane, in realtà sono piene di liquore di contrabbando. In seguito Uncle Eph viene accusato di un omicidio che non ha commesso. Il vero assassino, Bill Jackson (Tom Wilson), è il proprietario del caffé e il capo dei contrabbandieri. Claude Sappington (Lloyd Hamilton), un giovane scrittore di gialli, si adopera per dimostrare l'innocenza del domestico. All'inizio, il ragazzo non mostra altro che grande inettitudine, come quando una pila di pacchetti che tiene in mano oscurano la sua vista e lo fanno cadere nella tromba dell'ascensore. Il giovane comunque ha la faccia tosta e il coraggio necessari per mascherarsi da uomo di colore con del sughero bruciato in viso e farsi assumere così da Bill Jackson, come aiuto cameriere. Nel tentativo di penetrare nel circolo di contrabbando, Claude finisce per essere usato da bersaglio in una gara di lancio coltelli. Poi, per sfuggire alle ire del boss, finisce nel mezzo di una riunione religiosa in riva al mare. Dopo essersi immerso nell'acqua per seguire un solenne rito di battesimo, Claude ne esce completamente bianco. Questa cosa non solo sciocca la folla, ma lo pone alle attenzioni dei contrabbandieri. Claude sopravvive a tutte le avversità solo con l'aiuto della sua ragazza, la figlia del governatore. Ascoltandolo parlare con la sua fidanzata, Claude si rende conto che il vero assassino è proprio Bill Jackson. Il giovane detective si azzuffa con Jackson, ma quest'ultimo fugge e inizia un inseguimento tra motoscafi. Claude infine riesce a catturarlo e lo porta dalle autorità. Provando che il vero colpevole è proprio Jackson, Claude salva Uncle Eph dall'impiccagione. Il governatore però si scandalizza nel vedere sua figlia tra le braccia di un uomo di colore. Ma la ragazza spiega che è solo un "travestimento" e i due ottengono il permesso di sposarsi.
Le recensioni furono discordanti e ve ne furono anche di favorevoli. Il film fu comunque una grande delusione per Lloyd Hamilton, che se si confrontava con Sherlock Jr. di Buster Keaton e Girl Shy di Harold Lloyd (i concorrenti del 1924) ne usciva decisamente con le ossa rotte. Fu per questo motivo che si scelse di distribuire la versione a due rulli quasi subito, ritenuta la durata giusta ma evidentemente confezionata male.

A SELF-MADE FAILURE (Giugno 1924, 8 rulli). Produttore: J. K. McDonald. Distribuito dalla First National. Soggetto: J. K. McDonald. Sceneggiatura: Violet Clarke, Tex Neal e John Grey. Diretto da William Beaudine. Interpreti: Lloyd Hamilton (Breezy), Benny Alexander (Sonny), Matt Moore (John Steele), Patsy Ruth Miller (Alice Neal), Mary Carr (Nonna Neal), Sam DeGrasse (Cyrus Cruikshank), Chuck Riesner (Spike Malone). Lost Film.

Un Trailer del film lungo tre minuti è presente negli archivi della Library of Congress e fu presentato alle Giornate del Cinema Muto del 1991, all'interno del programma dedicato a Lloyd Hamilton.
Su carta, altri ruoli erano stati pensati per Dot Farley e Monte Collins (in sceneggiatura) ma i due attori non vennero poi utilizzati.
Trama: Breezy, un accomodante vagabondo, si prende cura di Sonny, un ragazzino orfano di un suo vecchio amico, che lo ha pregato di farlo crescere adeguatamente. I due capitano in un paesino di provincia. Una vecchia e derelitta pensione, tirata avanti da una disperata vecchina (Nonna Neal), viene ulteriormente impoverita e privata di cliente a causa della presenza di una ricca casa di cura, posseduta dall'arcigno Cyrus Cruikshank. Breezy familiarizza con l'anziana donna e la sua giovane nipote Alice, di cui si innamora. Allo stesso tempo viene assunto nell'albergo di Cruikshank, poiché in principio scambiato per uno dei massaggiatori con una grande accoglienza. Pur di non ammettere il suo errore, Cruikshank tiene l'incapace Breezy tra i suoi lavoranti. Intanto il sognante romanziere John Steele, insolvente cliente del posto, viene allontanato da Cruikshank. Convinto che l'uomo se ne sia voluto andare per scelta, Breezy lo acconpagna nella pensione di Nonna Neal. Tra John e Alice nasce subito l'amore e Breezy è affranto. Con il procedere della storia, si insinua la consapevolezza della disonestà di Cruikshank. A quanto pare, il vero proprietario delle sorgenti dell'albergo non era lui ma il defunto padre di Alice, costretto a cedere le sue proprietà per saldare un debito con Cruikshank. Sembra anche che l'uomo prima di morire fosse riuscito ad estinguere questo debito, ma Cruikshank era stato così lesto da insabbiare tutto. Dopo uno dei suoi atti maldestri, il povero Breezy viene cacciato via dall'albergo e finisce in prigione. Casualmente, l'atto di proprietà della casa di cura rimane incollato sotto le sue scarpe (c'era stato un tentativo di furto che aveva forzato la cassaforte di Cruikshank, lasciando cadere il documento) e viene identificato da Sonny e dal cagnolino Cameo, che lo porta subito a Steele, che nel frattempo stava proprio discutendo con Cruikshank. Giustizia viene fatta e l'albergo torna ai legittimi proprietari. L'idillio tra John Steele e Alice è sempre più forte. Breezy, dopo essere uscito di prigione, decide di allontanarsi e lasciare Sonny con la sua nuova famiglia. Il ragazzo lo prega di portarlo con sé, piangendo. I due stanno per allontanarsi insieme quando vengono richiamati dall'abbaiare di Cameo, ora padre di una nidiata di cagnolini. Breezy e Sonny decidono di restare per non separarsi dal cane e aiutarlo nella crescita dei cuccioli.
Ho già ampiamente parlato della storia nell'introduzione. Non tutte le recensioni furono negative, alcune dimostrarono persino pietà per il grigiore e l'ovvietà del film, ma questa cosa stravolse ancora di più il fragile equilibrio di Hamilton.

Questi tre cortometraggi vennero girati (e distribuiti) pressoché durante le riprese dei due lungometraggi appena descritti:

KILLING TIME (Aprile 1924, 2 rulli). Diretto da Fred Hibbard. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Ruth Hiatt, Dick Sutherland, June Marlowe, Lloyd Bacon. Lost Film.

Hamilton è aiuto-garzone in una latteria. Dopo aver completato il suo giro di distribuzione del latte, va in un ristorante dove incontra un milionario, il quale sostiene di essere diventato ricco dopo aver trovato del petrolio sul suo terreno di allevatore. Dopo che Hamilton gli ha mostrato come un gentiluomo dovrebbe mangiare in pubblico, il milionario decide di assumerlo come insegnante di buone maniere.

GOING EAST (Maggio 1924, 2 rulli).  Diretto da Fred Hibbard. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Ruth Hiatt, Dick Sutherland. Lost Film.

Incapace di diventare amico del nuovo toro del padre, Hamilton lo informa che se non se ne andrà  il toro sarà lui a lasciare la fattoria. Il padre preferisce trattenere il toro (pagato 50 dollari) e il povero ragazzo è costretto a fare le valigie. Viene seguito solo dal suo fedele cagnolino. Salito su un treno che va ad est, Hamilton incontra uno sceriffo che sta scortando due carcerati fino a Sing-Sing. Quando lo sceriffo si allontana temporaneamente, Hamilton deve farne le veci. Accade un trambusto. Più tardi, il giovane deve organizzare la sua prima notte nella cuccetta del treno. Durante il tragitto, permette ai quattro bambini di una signora di dormire con lui. Finisce per dover rimuovere briciole di pane e giocattoli dal suo giaciglio. A causa di un compagno di letto molto raffreddato, al risveglio Hamilton si accorge di essere stato contagiato. A dispetto della sua condizione, esce per andare a recuperare una borsa di pelle uscita fuori dal finestrino. Quando fa ritorno con una moffetta, gli altri passeggeri lo abbandonano staccando il resto del treno dal vagone su cui si trova.

GOOD MORNING (Giugno 1924, 2 rulli).  Diretto da Lloyd Bacon. Interpreti Principali: Lloyd Hamilton, Dick Sutherland, Ruth Hiatt, June Marlowe. Lost Film.

Hamilton consegna giornali per le case. Il suo cane, interpretando come un gioco i suoi sforzi per essere veloce, inizia a competere con lui. Il ragazzo inizia le consegne partendo dal suo vicinato, fermandosi ad aiutare i suoi vicini indigenti. Sebbene bene intenzionati, questi sforzi porteranno invariabilmente al disastro generale.
Ecco una recensione del cortometraggio, apparsa in Moving Picture World:
Lloyd Hamilton è divertente come sempre anche nella sua ultima commedia della Educational. Non vi è nulla di particolarmente nuovo in questo film, ma tutto il buono di Hamilton che era presente nei suoi precedenti lavori e che aveva portato a ottime risate risulta qui confermato. Un ragazzo addetto alla consegna giornali che soccorre un cagnolino fuggitivo che debutta nel suo lavoro, è conseguentemente ricompensato con un invito in una associazione di beneficenza e carità. Il cane di Hamilton, un'anatra, altri cagnolini, gatti e diverse varietà di animali vengono usati in questo due rulli per avvantaggiare e provocare le risate. Una torta di compleanno con dei mortaretti al posto delle candele distribuita agli invitati in una nuova maniera sarà una delle situazioni divertenti che delizieranno i fan di Lloyd Hamilton e risulteranno piacevoli per tutto il pubblico medio.

© Lorenzo Tremarelli